Alcune delle app VPN utilizzate da milioni di persone contengono chiavi condivise e backdoor nascoste

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Un nuovo studio accademico ha scoperto preoccupanti falle di sicurezza e pratiche ingannevoli in alcune delle app VPN più scaricate al mondo, che complessivamente hanno un impatto su oltre 700 milioni di utenti Android.

La ricerca rivela che decine di servizi VPN popolari, spesso pubblicizzati come indipendenti e sicuri, sono segretamente connessi tramite proprietà condivisa, infrastrutture server e persino credenziali crittografiche, esponendo il traffico degli utenti a sorveglianza e decrittazione.

Il documento è stato redatto da Benjamin Mixon-Baca (ASU/Breakpointing Bad), Jeffrey Knockel ( Citizen Lab /Bowdoin College) e Jedidiah R. Crandall (Arizona State University) ed è stato presentato alla conferenza Free and Open Communications on the Internet (FOCI) 2025. Attraverso una combinazione di analisi APK, indagini sui record aziendali e analisi forense di rete, i ricercatori hanno identificato tre distinte famiglie di provider VPN che offuscano la loro proprietà aziendale e introducono significativi rischi per la sicurezza

cyberinsider.com/vpn-apps-used…

  • max@poliverso.org
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    2 days ago

    @informapirata

    Grazie per le risposte, preciso che non mi riferivo a prodotti gratuiti, sono ben conscio del fatto che se non pago in soldi è perché pago con qualcos’altro, e in questo caso senza neanche sapere “quanto” sto pagando.

    È un po’ che penso che due lirette in una VPN mi converrebbe spenderle.

    E visto che siamo a parlarne (scusate, sono un po’ ignorante) esistono soluzioni “self made” che uno può mettere in piedi da solo (tipo WordPress o un’istanza Mastodon) o è proprio un’altra partita?

    Anche link sono benvenuti, così non perdete troppo tempo. Vorrei farmi un po’ di cultura sulla materia.

    • AbsolutelyNotAVelociraptor@sh.itjust.works
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      2 days ago

      Il problema è che una soluzione “self-made” per quello che fa una vpn riguardo la tua privacy non esiste. Ovvero, esiste, ma elimina proprio la componente privacy. Potresti avere una vpn verso un tuo homeserver (o server virtuale sul cloud) e stabilire come punto di uscita verso internet, quel server. Ma a quel punto, il tuo IP diventa sempre identificabile perche è soltanto tuo.

      Una vpn di aziende terze (proton, mullvad, ecc) ti offre una certa privacy perche il punto di uscita su internet è tuo e di altre persone ma per via di questo non può essere collegato a te e quindi diventa, di fatto, privato.

      (C’è un discorso da fare riguardo i log della compagnia vpn, e dei metodi di pagamento, ecc, che si può anche affrontare).